giovedì 22 novembre 2012

DIGIUNO: Quando, come e perchè di questa pratica "tabù"

Vi dirò...non sono per niente entusiasta di scrivere questo post, ma molti me lo hanno richiesto, quindi eccolo qua!

Non ne sono entusiasta perchè la maggior parte delle persone collegano subito il digiuno all'anoressia, quindi consigliare il digiuno è un po' come inneggiare all'anoressia.

Il digiuno è una pratica complessa, dai molteplici risvolti, sicuramente utile per svariati motivi. Ma non si può eseguire a casaccio, senza un fine preciso e senza una preparazione adeguata.

Un digiuno di 2-3 giorni può essere generalmente eseguito da chiunque (con la dovuta preparazione), mentre per digiuni più lunghi è necessario il parere e la supervisione di un medico (o di un esperto igenista).

Dopo le dovute premesse veniamo al dunque...

PERCHE' IL DIGIUNO? Il digiuno è una sorta di "riposo fisiologico", il corpo allegerito dai processi digestivi può dedicarsi alle "pulizie di primavera", avviando una fase di disintossicazione con espulsione di tossine derivanti da residui mucosi e farmaci. Durante il digiuno si può guarire da piccole e grandi patologie e si può raggiungere un livello di introspezione profonda.
Personalmente ho deciso di intraprendere un digiuno dopo un periodo di stress che mi ha portato a mangiare molti prodotti processati e zuccherati, in particolare cioccolata e biscotti. Faticavo ad allontanarmi da queste porcherie e il digiuno mi ha permesso di dare un taglio netto al circolo vizioso che mi ero creata. Mi sono liberata dalle tossine e ho potuto proseguire con l'alimentazione vegana prevalentemente crudista che mi ero preposta. Volevo anche vedere se il digiuno potesse attenuare la cisti tendinea che ho nel polso, ma non è successo.

COME CI SI PREPARA AL DIGIUNO: Per affrontare un digiuno è indispensabile sapere a che cosa si sta andando incontro. A questo scopo è utile leggere con attenzione gli scritti di Ehret e Shelton, in particolare "il digiuno può salvarti la vita" di Shelton e "Digiuno razionale" di Ehret.
Anche il blog di Valdo Vaccaro contiene molti spunti interessanti e consigli su come affrontare un digiuno, vedi "Digiuno autogestito fai da te" 
E' molto utile prepararsi al digiuno con una dieta di transizione che non comprenda nè carne nè derivati e possibilmente neanche cereali.

COSA PUO' COMPORTARE IL DIGIUNO: Come ho già detto il digiuno non va preso alla leggera. A seconda dello stato di intossicazione del proprio corpo si può andare incontro a sintomi di disintossicazione più o meno gravi. I più comuni sono malditesta, vomito, diarrea, rush cutanei, nausea. Nel mio caso si è presentato un malditesta fortissimo che mi ha costretto a letto per un'intera giornata, accompagnato da una nausea che è perdurata per tutto il digiuno, seppur sempre di minor intensità.
Probabilmente non ero particolarmente intossicata, visto che sono vegana part time da giugno e non assumo farmaci, nel caso siate onnivori, ma soprattutto consumatori abituali di farmaci, aspettatevi reazioni molto più violente. Per questo motivo il digiuno va programmato in periodi in cui potete permettervi di riposare e stare sul divano in compagnia di un buon libro o della vostra serie tv preferita.

COME CI SI COMPORTA DURANTE IL DIGIUNO: Come ho già detto, durante il digiuno bisogna RIPOSARE. Soprattutto se siete alle prime armi, assicuratevi di non aver alcun impegno nel periodo in cui programmate il digiuno. Ogni tipo di attività fisica è sconsigliata, potreste sentirvi bene sul momento, ma potreste pregiudicare la durata e la riuscita del digiuno. Normalmente la fame dovrebbe sparire dopo il primo giorno di digiuno, ma facendo attività fisica potrebbe tornare violentemente.
Potete fare qualcosa di molto blando appena prima di interrompere il digiuno. Sono consigliate attività cardiovascolari che facciano sudare, per agevolare un'ulteriore espulsione di tossine.
E' consentita l'assunzione, oltre di abbondante acqua (possibilmente leggera, a basso residuo fisso), di acqua e limone. Quest ultima consente lo scioglimento di residui mucosi particolarmente ostinati. Personalmente durante il digiuno ho solo sorseggiato normalissima acqua.
Sono consigliati clisteri durante i primi giorni di digiuno. Consiglio 1-2 clisteri al caffè preparati secondo il metodo Gearson (da fare in due giornate diverse). Evitate i clismi da farmacia, anche solo acqua e bicarbonato possono andare bene.

QUANTO DEVE DURARE UN DIGIUNO? Un digiuno autogestito non dovrebbe mai superare i 3-4 giorni. In generale il digiuno va fatto durare finchè non cessano le crisi eliminative, la lingua appare rosea e pulita e la fame torna prepotentemente.

QUANDO E COME VA INTERROTTO IL DIGIUNO: Il digiuno va interrotto quando si raggiunge lo stato sopracitato ma soprattutto se la crisi eliminativa raggiunge un'entità tale da non essere più sopportabile. Uno stato di malessere è normale, ma se nausee diarree e vomito perdurano e diventano troppo intense è opportuno interrompere il digiuno e optare per un semidigiuno a base di frutta o centrifugati.
E' comunque opportuno interrompere il digiuno entro 3-4 giorni, se non si è seguiti da uno specialista.
Su come interrompere il diguino esistono varie scuole di pensiero. Io consiglio una spremuta di agrumi, ma se il vostro corpo è troppo intossicato potrebbe causare una reazione troppo violenta (tutti gli agrumi hanno un effetto "scrostante" molto forte). Per andare sul sicuro optate per frutta acquosa non troppo zuccherina (perfetto il melone o l'anguria). Dopo un paio d'ore potete passare a frutti più zuccherini come mele, banane, pere ecc..
Evitate di assumere nel primo pasto frutta troppo dolce e concentrata (es. datteri). lo sbalzo glicemico potrebbe avere conseguenze spiacevoli.
Non mischiate frutti diversi nel primo pasto.
Io ho interrotto il digiuno dopo 4 giorni con una spremuta di agrumi e ho proseguito durante la giornata con sola frutta (soprattutto arance e mele). Nei giorni seguenti ho seguito il consueto schema "frutta fino a sera e insalatona per cena".

CHI NON DOVREBBE FARE UN DIGIUNO? Persone particolarmente sottopeso, convalescenti o deboli, donne in gravidanza o allattamento (Lo sconsiglierei anche durante il ciclo mestruale). Sconsiglio il digiuno a chi esce da una dieta sconsiderata con alta assunzione di farmaci/droghe/ nicotina. Le crisi eliminative potrebbero essere decisamente troppo violente. In questi casi meglio cominciare con dei semidigiuni sotto la supervisione di uno specialista.

A CHI CONSIGLIO IL DIGIUNO? Consiglio il digiuno a tutti quelli che vogliono passare a un'alimentazione vegetariana o vegana e si vogliono sbarazzare dei residui tossici accumulati. Consiglio il digiuno anche a chi si vuole sbarazzare di "mali minori" come leggere influenze, raffreddori, cisti sebacee, ecc..

LA MIA ESPERIENZA: Come ho già accennato il digiuno per me è stato problematico solo il primo giorno per via del fortissimo malditesta, non ho assunto farmaci per contrastarlo e il tutto si è risolto con una bella nottata di sonno. Durante i giorni seguenti ho accusato solo una leggera nausea e non mi sono sentita particolarmente stanca o affaticata. Durante l'ultimo giorno di digiuno sono anche andata all'università senza problemi (è comunque una cosa che sconsiglio). Non ho sentito fame e non ho mai avuto problemi ad addormentarmi la sera (il sonno era la mia massima preoccupazione, faccio sempre fatica a dormire se mangio poco la sera). Ho avuto la "fortuna" di rimanere da sola per tutta la giornata del digiuno e non ho avuto tentazioni da parte di cibo altrui. Avrei addentato molto volentieri qualche mela croccante e succosa, ma ero molto determinata e non è successo.
La mattina dell'ultimo giorno di digiuno ho fatto 20 minuti di ellittica senza particolari problemi, nonostante al risveglio abbia accusato un forte capogiro (hanno suonato alla porta e mi sono alzata di colpo).
Per tutta la durata del digiuno mi sono sentita serena, tranquilla...in pace col mondo :)
Digiunare regala tantissimo tempo libero per riflettere, pensare, programmare. Una volta tanto mi è sembrato di avere tantissimo tempo da dedicare solo a me stessa e al mio benessere, mi sono goduta ogni minuto!

Probabilmente ripeterò l'esperienza,anche se rinunciare alla frutta mi viene sempre più difficile. Riesco a rinunciare a tutto ma alla frutta proprio no...in particolare le mele!
A pochi giorni dal digiuno ho ripetuto anche la cura dell'uva, che ritengo una soluzione disintossicante e riequilibrante almeno quanto il digiuno. Mi sento sempre una favola dopo la cura dell'uva!

Per chi volesse provare l'esperienza in questi giorni, può aggregarsi al digiuno di gruppo programmato per martedì prossimo:
http://www.facebook.com/events/409760639095384/
Io non parteciperò perchè avrò il ciclo e saranno luuuuunghe giornate di lavoro, ma cercherò di mangiare solo frutta e verdura...magari un'altra cura dell'uva, ho giusto qualche rimasuglio di uva buonissima!

Spero che abbiate afferrato il senso di questo post, ma soprattutto del digiuno. Qui non si tratta di dimagrire, anzi, di solito dopo il digiuno si riacquista l'eventuale peso perso molto in fretta, anche senza mangiare porcherie. Qui si tratta di affrontare un percorso di "pulizia interna" che può portare grandi vantaggi ma anche molti problemi se non si presta tutta la cautela necessaria.

Le letture di Shelton e Ehret sono praticamente obbligatorie prima di affrontare il digiuno e vi risolveranno qualsiasi dubbio, ma nel caso vogliate porre a me le vostre domande, postatele pure qui sotto, sarò felice di rispondervi!
Non sono la più grande esperta di digiuni al mondo, ma una certa cultura me la sono fatta...ho voluto leggere tutto il possibile prima di affrontare il mio primo digiuno "serio".

Stay beautyhealthful!

-kudelka-