martedì 19 aprile 2011

Sovrappeso e predisposizone al diabete di tipo 2

Ciao a tutti!
La mia salute precaria continua a farmi dannare e a tenermi lontano anche dal fitness più blando. Che tristess!!
Visto che tendo sempre a divagare con i fattacci miei ho creato una sezione apposita nel blog...devo solo capire come farla funzionare :) Dopodichè i miei post "professional" potranno mantenersi tali e le mie cavolate le riunirò tutte in un'unica sezione.

Oggi vi vorrei parlare di diabete e in particolare della correlazione tra sovrappeso e diabete.
Da appassionata di fitness e da persona attenta all'alimentazione spesso mi sento dare della "fissata" e il mio continuo incentivare le persone a tenersi in forma può sembrare in un qualche qual modo un insulto per tutte le persone in sovrappeso e poco ligie al "wellness".
Alcuni potrebbero dire "Ma chi l'ha detto che è meglio essere magri?" "Ma perchè dovrei massacrarmi di dieta e palestra, io mi piaccio così"
Mi è capitato spesso di assistere a trasmissioni in cui persone marcatamente obese facevano bella mostra di sè incentivando il culto del "Grasso è bello"; Per non parlare delle varie manifestazioni "Miss ciccione /Miss cicciona" & Company.

Grasso potrebbe essere bello. Ma sicuramente non è sano.

Bisogna fare una profonda distinzione tra "quei X chiletti in più" e il marcato sovrappeso/ obesità. Non c'è nulla di male nell'essere in carne, nè dal punto di vista estetico, nè dal punto di vista salutistico. Ma l'essere obesi o fortemente in sovrappeso predispone a tutta una serie di malattie di grave entità, tra cui appunto il diabete di tipo 2.

Partiamo col chiarire cos'è il diabete di tipo 2 (detto anche insulino-resistente):
Si tratta di un' alterata e ridotta abilità dell’organismo di rispondere all’insulina che determina una minore internalizzazione e utilizzo di glucosio da parte delle cellule.
In pratica, a seguito di una scarsa produzione di insulina, il nostro corpo non riesce a far entrare il glucosio all'interno delle cellule per utilizzarlo a scopi energetici. Il glucosio rimane quindi nel sangue determinando una condizione di iperglicemia.

Questo tipo di diabete è dovuto a una graduale perdita di funzionalità delle β- cellule del pancreas che causa graduale declino della produzione di insulina.
Inoltre, i tessuti che normalmente rispondono all’insulina internalizzando glucosio diventano meno sensibili a questo ormone (insulino-resistenza).

E' una malattia altamente invalidante considerando che alti e prolungati livelli di glucosio sono tossici per l’organismo determinando:
• danneggiamento delle proteine tra cui anche l’emoglobina;
• alterazione dei cicli metabolici con produzione di sostanze proossidanti.
Complicanze croniche
• microvascolari: retinopatie, nefropatie e neuropatie;
• macrovascolari: cambiamenti strutturali dei vasi che predispongono alle trombosi e altri eventi cardiovascolari (angina, infarto del miocardio, ictus).

I danni vascolari sono prepoderanti e dovuti soprattutto all'aumento di viscosità del sangue e conseguente aumento della pressione sanguigna.

Come già accennato il maggior fattore predisponente è il sovrappeso: circa il 70-80% dei soggetti con diabete sono sovrappeso. La prevalenza di diabete nei soggetti sovrappeso aumenta nelle donne di 4.6 volte e negli uomini di 3.8 volte.
Bisogna specificare che la disposizione del tessuto adiposo è un fattore fondamentale per la predisposizione al diabete, infatti il tessuto adiposo viscerale (la "pancia") è il più pericoloso;
questo perchè è un tessuto adiposo altamente vascolarizzato che può immettere nel torrente circolatorio acidi grassi a scopi energetici tra un pasto e l'altro.
Dovete sapere che il nostro corpo durante la maggior parte della giornata utilizza gli acidi grassi e non gli zuccheri per il suo sostentamento.
In soggetti sani, dopo il pasto, il tessuto adiposo "sente" l'innalzamento dei livelli di insulina" e smette di immettere nel torrente circolatorio acidi grassi per far sì che gli zuccheri vengano utilizzati come carburante principale.
Nei soggetti fortemente sovrappeso, il grasso viscerale particolarmente esteso è meno sensibile all'insulina e dopo il pasto non si "accorge" dei livelli di insulina elevati, continuando a immettere acidi grassi nel torrente circolatorio.
Si creerà quindi una condizione in cui nel sangue coesisteranno livelli altissimi di acidi grassi e zuccheri, il  corpo in via preferenziale continuerà a utilizzare acidi grassi per il suo sostentamento e gli zuccheri continueranno a permanere nel torrente circolatorio, costringendo il pancreas a secernere quantità sempre maggiori di insulina per tamponare questa situazione di "iperglicemia cronica".
Questa condizione è un "pre-diabete" detto anche "sindrome metabolica". 

Ad un certo punto il pancreas non sarà più in grado di adattarsi alle enormi richieste di insulina e si danneggerà definitivamente causando il diabete vero e proprio.

A prescindere dalla condizione di sovrappeso, un' elevata introduzione di grassi, indipendentemente dalla qualità, ha effetti avversi sulla sensibilità all’insulina. Acidi grassi saturi e trans vanno limitati perché inducono in aumento di insulina postprandiale e aumentano il rischio di sviluppare diabete. Sostiture i grassi saturi a acidi grassi monoinsaturi o poliinsaturi a saturi, senza eccedere nella quantità totale di grassi, ha effetti positivi sull’insulina sensibilità. Il consumo di pesce e di poliinsaturi omega-3 vegetali è da incoraggiare nella prevenzione del diabete e delle sue complicanze.

Per contro un' attività fisica regolare (almeno 30 min/d) migliorano il controllo glicemico e aiutano a mantenere il peso costante.

E' stato dimostrato inoltre che consumare molto caffè è protettivo nei confronti del diabete per via dell’azione stimolante della caffeina sulle β-cellule del pancreas e di miglioramento della sensibilità all’insulina.

Anche il consumo di cereali integrali (e in particolar modo le fibre in essi contenute) ha un'azione protettiva nei confronti del diabete , riducendo il rischio del 22% .

E' praticamente implicito, ma forti fumatori (> 20-25 sigarette/d) hanno un rischio di diabete 3 volte superiore rispetto ai non fumatori.

Cosa fare quindi? Innanzitutto misuratevi il girovita! Se siete uomini non dovete superare i 101 cm e se siete donne non dovete superare gli 89 cm. In caso contrario, prendete provvedimenti! Il fattore estetico è l'ultimo dei vostri problemi e il diabete è solo una delle tante malattie cronico degenerative a cui siete altamente predisposti. Un po' di movimento, una dieta più sana (che non significa certo fare la fame) riporterà velocemente il vostro girovita "nei ranghi", allontanandovi dalla situazione di rischio. Ricordatevi che siete sempre in tempo per prevenire, ma una volta che vi sarete ammalati, lo rimarrete per tutta la vita, con tutti i "fastidi" che ne conseguiranno.

Infine ecco le raccomandazioni alimentari per i diabetici tratte dalla rivista scientifica "Diabet Med 2003; 20, 786–807"


COMPOSIZIONE DELLA DIETA:
PROTEINE: < 1 g per kg di peso corporeo
GRASSI TOTALI: < 35% dell'apporto calorico giornaliero totale
  • grassi saturi: < 10% dell'apporto calorico giornaliero totale
  • grassi polinsaturi omega-6:  < 10% dell'apporto calorico giornaliero totale
  • grassi polinsaturi omega-3: Almeno 2 porzioni di pesce a settimana (non sono raccomandati supplementi di olio di pesce)
  • grassi monoinsaturi -cis: 10-20% dell'apporto calorico giornaliero totale
CARBOIDRATI TOTALI: 45-60% dell'apporto calorico giornaliero totale
SACCAROSIO: <10% dell'apporto calorico giornaliero totale. I soggetti sovrappeso e/o con ipertrigliceridemia dovrebbero sostituirlo con dolcificanti artificiali
FIBRE: Non esiste una dose giornaliera raccomandata,  le fibre solubili hanno effetti benefici sul diabete e sul metabolismo lipidico, mentre le fibre insolubili non hanno un effetto diretto sulla glicemia nè sul metabolismo dei lipidi ma garantiscono un senso di sazietà che può favorire il controllo calorico  e apportano benefici sul transito intestinale.
VITAMINE E ANTIOSSIDANTI: E' raccomandato l'uso di fonti naturali di vitamine e antiossidanti (Frutta e verdura). Eccetto casi particolari non c'è alcuna raccomandazione al consumo di supplementi vitaminici.
SALE: < 6 g di sale da cucina al giorno


Si stima che più di 180 milioni di persone nel mondo hanno il diabete e che la prevalenza di diabete raddoppierà tra il 2000 e il 2030. E’ stimato che nel 2030 le persone con età superiore a 64 anni affette da diabete saranno > 82 milioni nei paesi in via di sviluppo e > 48 milioni in quelli sviluppati.
Nel 2005, 1.1 milioni di persone sono morte di diabete.

Curare la propria alimentazione e fare una sana attività fisica non è un puro gesto di vanità, ma l'unico modo (oltre all'astenersi dal fumo) per ridurre in modo significativo il rischio di sviluppare diabete, cancro e malattie cardiovascolari. Fateci un pensierino.

Stay beautyhealthful!
Kudelka

3 commenti:

  1. Che bellooo.. sono la tua prima follower!! =) <3

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  2. Ciao, bella la nuova casetta!!
    hai ragione, che noia sentirsi dare della "fissata" anche perchè specialmente queste critiche arrivano da persone in sovrappeso! =(
    Lucia

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  3. (sto leggendo tutto il tuo blog a ritroso, complimenti per il buon lavoro!)

    Questa cosa del girovita mi ha sempre spaventata.. io sono sovrappeso, ok, ma ho sempre avuto il girovita largo (sono fatta a mela)
    Peso 60 kg x 1,67, non sono certo obesa eppure il mio punto vita è di 85 cm...perchè tutto il mio grasso si concentra lì.
    IL grasso addominale è davvero così pericoloso?io non riesco a perderlo senza "sacrificare" anche tutto il resto..

    Ciao,Laura

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